Altro
tentativo di traduzione, questa volta un po' più aulico, ripreso
da vecchie bozze di quando ero più giovane e ignaro. Ho scelto di tradurre con
"Florilegio" il titolo della poesia, prendendomi una grande
libertà. L'autore è Wen Yiduo (1899 - 1946), la poesia proviene
dalla raccolta Si Shui 死水 (Acqua stagnante)
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那一天只要命运肯放我们走!
不要怕;虽然得走过一个黑洞,
你大胆的走;让我掇着你的手;
也不用问那里来的一阵阴风。
只记住了我今天的话,留心那
一掬温存,几朵吻,留心那几炷笑,
都给拾起来,没有差;
—— 记住我的话,
拾起来,还有珊瑚色的一串心跳。
可怜今天苦了你
—— 心渴望着心 ——
那时候该让你拾,拾一个痛快,
拾起我们今天损失了的黄金。
那斑斓的残瓣,那是我们的爱,
拾起来,戴上。
你戴着爱的圆光,
我们再走,管他是地狱,是天堂!
Florilegio
Solo
per volontà di sorte quel giorno ce ne andremo.
Senza
timore, fosse anche nel buio della grotta
Passa
sicura, e lasciami tenerti la mano stretta;
Di
dove venga il vento, il gelo, da chieder non avremo.
Le
mie parole d'oggi, le hai tenute a mente sole.
Ora
presta attenzione a quelle mani colme di gentilezza,
A
quei baci, pochi, a mo di fiori,
E
di quei guizzi di risa, che tu ne abbia cura,
Colleziona
tutto, e che nulla manchi – ricorda le mie parole,
Raccoglile
insieme, col cuore che batte
Un
colpo sull'altro, di colore e corallo.
Pietà
oggi ti ha sofferto amara – cuore che ha sete d'un cuore –
Doveva
lasciarti una punta di gioia a cogliere,
E
cogliere l'oro che abbiamo perso oggi.
Petali
di colori splendidi, quelli erano il nostro amore,
Da
raccogliere, da metterci addosso.
E
mentre li vestirai come luce di icone,
Allora
andremo, senza cura degli inferi ma con gioia.
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